Parlare di Fiaccola Castellana in Puglia significa parlare di una società leggendaria, esistente dal 1967, con al timone un Presidentissimo con la P maiuscola nella persona del Prof. Nino Bianco.
Venire a giocare in questa palestra dove si disputano anche le gare di B1 e B2 ha certo i suoi aspetti affascinanti.
Se poi ci mettiamo che nel terzetto avversario c'era anche un ex dal dente avvelenato, che si era allenato con particolari motivazioni, allora capiamo la difficoltà dell'impegno di domenica.
Scesa in campo con il terzetto Capobianco, Asiedu, Avella e Oliva di riserva, allo scopo di garantire un eguale rotazione, la LEMBO A ha incrociato le racchette con Intini, Luisi e Lanera, con Perrelli pronto a subentrare.
La partita è stata incanalata bene da Capobianco con un perentorio 3-0 a Luisi, la partita è stata rimessa in parità da un caparbio Paolo Intini, il quale ha avuto ragione di un Samuel Asiedu partito a razzo ma arrivato ...... con le pile scariche ai sets finali (2-3) a causa di una preparazione insufficiente. Il gioco del nostro straniero è infatti molto dispendioso, e diventa spesso controproducente se non supportato da un'adeguata condizione fisica, che al momento manca.
Gaetano Avella e Capobianco infilavano 3 punti di seguito e si andava sul 4-1, ma la vittoria di Perrelli con Oliva e il secondo punto di Intini contro Avella, che sciupava un 9-6 al 5° set con un controparziale di 0-5, dava il 4-3 a Castellana.
Si arrivava cosi all'8° match e il primo set a favore di Perrelli lasciava presagire un arrico al 9° incontro fra Luisi e OLiva, ma il nostro capitano, con una rimonta spettacolare, vinceva 3 sets di seguito, nonostante all'angolo di Perrelli ci fosse il n. 93 d'Italia Antonio Carbotta. Perchè come ripeteva Oliva al suo capitano, non è l'allenatore che vince le partite, ma chi va in campo !!!